UNESCO presenta il nuovo Rapporto sullo Stato dell'Oceano

L’UNESCO lancia il nuovo Rapporto sullo Stato dell’Oceano per monitorare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi globali.

Before and after coral restoration near Komodo. © Martin Colognoli / Ocean Image Bank
Scritto da
Valentina Lovat
Data di pubblicazione
12 July 2022
Tempo di lettura
5 minuti

In occasione della seconda Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha lanciato il nuovo Rapporto sullo Stato dell’Oceano, State of the Ocean Report in inglese, che offre una panoramica sintetica e accessibile sullo stato attuale dell’oceano e mobilita la società globale ad agire – e a monitorare i progressi – verso gli obiettivi globali.

Il primo Rapporto sullo Stato dell’Oceano

Il primo rapporto è stato pubblicato come edizione pilota grazie al contributo si oltre 100 esperti in tutti i principali campi delle scienze marine, tra cui acidificazione, deossigenazione, inquinamento, allerta precoce degli tsunami, pianificazione dello spazio marino, gestione dei dati e infrastrutture abilitanti. Le future edizioni inviteranno anche altre agenzie delle Nazioni Unite a contribuire, seguendo il modello del Rapporto sullo Stato del Clima, pubblicato regolarmente dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Il Rapporto aiuterà a monitorare in modo efficiente i progressi del Decennio del Mare e, col tempo, potrà diventare una pubblicazione attesa a livello mondiale che contribuirà in modo significativo a mobilitare la società globale ad agire verso “l’oceano di cui abbiamo bisogno per il futuro che vogliamo”.

Vladimir Ryabinin, Segretario Esecutivo IOC-UNESCO
UNESCO presenta il nuovo Rapporto sullo Stato dell'Oceano_UNESCO_Decennio del Mare
Before and after coral restoration near Komodo. © Martin Colognoli / Ocean Image Bank

Il Rapporto raccoglie in modo sintetico le conoscenze più aggiornate sullo stato dell’oceano – dall’inquinamento alla biodiversità -. Uno strumento che riporta tutte le informazioni chiave di cui i responsabili politici e imprenditori hanno bisogno per prendere decisioni informate sulla protezione dell’ambiente marino e sulla pianificazione dello spazio marittimo. Per dare un ordine e rendere facilmente fruibili le informazioni, la pubblicazione segue le 10 sfide del Decennio del Mare.

Questa edizione pilota del Rapporto sullo Stato dell’Oceano è stata sviluppata da IOC-UNESCO per dimostrare la fattibilità di tenere il mondo aggiornato sullo stato attuale dell’oceano. È intesa come complementare ad altre valutazioni, come il World Ocean Assessment e i rapporti del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) e della Piattaforma Intergovernativa Scienza-politica sulla Biodiversità e i Servizi Ecosistemici (IPBES). 

Alcuni dati estrapolati dal rapporto

  • La perdita di habitat è un problema globale. Si è assistito a un rapido declino delle barriere coralline, delle praterie di fanerogame marine e delle zone umide costiere. Uno dei fattori è il cambio nelle proporzioni nella quantità dei singoli nutrienti che raggiungono l’oceano a partire dai fiumi.
  • È allarmante il fatto che l’oceano stia perdendo ossigeno rapidamente, un ritmo stimato al 2% dal 1960 e che probabilmente non ha precedenti nella storia recente della Terra.
  • Alterazioni nella struttura delle reti alimentari sono spesso osservate a causa dell’eutrofizzazione negli ecosistemi marini costieri, con cambiamenti nella struttura delle comunità bentoniche e un calo dello zooplancton che influisce sulla produzione ittica commerciale.
  • Si ritiene che il fondale dell’oceano sia la destinazione di gran parte della plastica che entra nell’oceano, ma è anche la regione più scarsamente descritta. Un’analisi ha rivelato che circa il 30-40% degli oggetti individuati in profondità era costituito da macroplastica e fino al 90% di questi, in acque più profonde di 6.000 m, erano oggetti monouso.
  • L’acidificazione dell’oceano continuerà ad aumentare: si prevede che il pH della superficie dell’oceano aperto diminuirà di circa 0,3 unità entro il 2081-2100, rispetto al periodo 2006-2015, in base all’RCP8.5 (IPCC, 2019). Nonostante il numero crescente di stazioni di osservazione per raccogliere dati sull’acidificazione, l’attuale copertura è inadeguata.
  • Il riscaldamento climatico è stato correlato con lo spostamento di migliaia di specie marine dalle basse alle medie latitudini, soprattutto nell’emisfero settentrionale. Tuttavia, il principale rischio di estinzione per la biodiversità marina rimane la pesca, sia direttamente che attraverso le catture accessorie e gli impatti della pesca a strascico sugli habitat dei fondali marini.
  • Gli studi condotti hanno dimostrato che il tasso di innalzamento medio globale del livello del mare ha subito un’accelerazione passando da 2,1 mm/anno nel periodo 1993-2002 a 4,7 mm/anno nel periodo 2013-2021.
  • Migliorare l’educazione all’oceano a livello globale è fondamentale per la sostenibilità futura dell’oceano, delle coste e dei mari. Guardando al futuro, le iniziative globali beneficeranno degli investimenti nel quadro d’azione per l’oceano, rafforzato attraverso il programma Ocean Literacy With All (OLWA), lanciato nel 2021.

Quando uscirà il prossimo Rapporto sullo Stato dell’Oceano?

Il Rapporto sullo Stato dell’Oceano adi UNESCO verrà pubblicato ogni anno per la Giornata Mondiale dell’Oceano delle Nazioni Unite.

Chi è e di cosa si occupa IOC-UNESCO?

IOC-UNESCO, ente alla guida del nuovo rapporto, è il principale organismo delle Nazioni Unite per la promozione e il coordinamento internazionale delle scienze marine. La missione di IOC-UNESCO è di migliorare la gestione dell’oceano, delle coste e delle risorse marine a livello globale. Ospitata all’interno dell’UNESCO, la Commissione consente a 150 Stati Membri di lavorare insieme coordinando i programmi di sviluppo delle capacità, le osservazioni e i servizi oceanici, le scienze oceaniche e l’allarme tsunami. L’impegno di IOC-UNESCO ha lo scopo finale di promuovere soluzioni basate sulla scienza per questioni economiche e sociali fondamentali.

Bibliografia:

UNESCO Press Release: https://ioc.unesco.org/news/unesco-launches-new-state-ocean-report-monitor-progress-meeting-global-goals