Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14: vita sott'acqua

L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 (OSS 14) è una chiamata all’azione per cittadini, aziende e i governi dell’intero pianeta per la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse marine.

Credit: Matt Curnock / Ocean Image Bank
Scritto da
Esteban Gottfried Burguett, Andreas Mittermayr, Valentina Lovat - IOC-UNESCO
Data di pubblicazione
2 June 2022
Tempo di lettura
7 minuti

L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 (OSS 14) è l’unica tabella di marcia concordata a livello globale per la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse marine. La sua fedele attuazione è, quindi, la nostra migliore speranza di porre rimedio alle sfide dell’oceano. L’obiettivo 14 è una chiamata all’azione per i cittadini e i governi dell’intero pianeta. Gli esperti concordano sul fatto che i dieci target individuati possono riportare in equilibrio il rapporto tra l’oceano e l’essere umano.

“Vita sott’acqua” è un’area chiave degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite su scala globale. Gli attori civili di tutto il pianeta si stanno unendo per trovare nuove modalità per mobilitare l’azione per la conservazione, la tutela e l’uso sostenibile dell’oceano. 

Tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) sono strettamente collegati tra loro, come ha dichiarato Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite durante l’apertura della seconda Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano a Lisbona (2022):

La nostra incapacità di prenderci cura dell’oceano avrà effetti a catena sull’intera Agenda 2030

Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite

L’impatto dell’OSS 14 non si limita solo alla vita sott’acqua e all’ambiente marino, ma influenza anche il corretto funzionamento delle tematiche sociali, culturali ed economiche e quindi mantenere integro l’intero spettro delle vite e delle culture umane. Ecco perché è fondamentale attuare azioni concrete per raggiungere gli obiettivi dell’OSS14.

Perché un obiettivo interamente dedicato all’oceano?

Abbiamo più volte parlato dell’importanza dell’oceano nella regolazione dei cicli naturali. Tuttavia, non è mai abbastanza sufficiente ricordare le meraviglie e le sfide che l’oceano deve affrontare al giorno d’oggi.

Nel 2015, gli Stati membri dell’ONU hanno formulato l’Agenda 2030, costituita da 17 Obiettivi per lo sviluppo Sostenibile (OSS), che toccano tutti gli ambiti della vita quotidiana. È impensabile guidare un cambiamento concreto per un rapporto più sostenibile tra l’uomo e la natura senza considerare l’oceano.

Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14_Decennio del Mare

L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 (OSS 14) affronta le sfide principali dell’oceano e suggerisce modi tangibili per affrontarle.

Dall’avvento della civiltà moderna, l’oceano è stato trattato come uno spazio privo di regole. Un eccesso di pesca senza precedenti e l’uso di metodi distruttivi, come quelli utilizzati dai pescherecci a strascico, hanno amplificato lo stress sugli organismi marini e causato il declino delle specie.
L’aumento delle emissioni di gas serra, con conseguente riscaldamento globale, stanno portando ad un aumento della temperatura e dell’acidificazione dell’oceano senza precedenti.
Inoltre, l’afflusso di nutrienti vegetali, dovuto principalmente a pratiche di produzione agricola industriale obsolete, ha alimentato l’eutrofizzazione degli ecosistemi marini.

Ogni fattore di stress, in base alla sua intensità e durata, può avere molti effetti negativi sulla vita marina. Tuttavia, i fattori di stress raramente si presentano in modo isolato. La vita marina, in qualsiasi zona dell’oceano, va incontro quotidianamente ad una combinazione unica di fattori di stress. Questi fattori agiscono in sinergia, per questo vengono chiamati stress multipli.

Questi impatti negativi sull’ambiente marino hanno causato gravi problematiche sociali ed economiche a livello globale. Per questo è richiesta un’azione collettiva e immediata per trovare soluzioni innovative e favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14_Decennio del Mare
© Chiara Cortese per IOC-UNESCO Ocean&Climate Village

Possiamo avere un ruolo, come società, per invertire la rotta 

Il forum chiave per amplificare e aggiornare gli obiettivi dell’OSS 14 sono le Conferenze delle Nazioni Unite sull’Oceano. La prima conferenza si è svolta a New York nel 2017, distinguendosi come punto di connessione vitale tra capi di Stato e di governo, rappresentanti della società civile, leader aziendali e imprenditori, accademici, scienziati, giovani e sostenitori dell’oceano e della vita marina. Nel 2017 il dialogo si è focalizzato nell’apprendere molte delle sfide e delle problematiche legate nel nostro rapporto con l’oceano, per esempio l’inquinamento da plastica.
Per intensificare l’azione su soluzioni comuni e condivise, ancorate all’Agenda 2030, è necessaria una cooperazione globale e transdisciplinare. Per mobilitare l’azione di cui l’oceano ha bisogno, le Conferenze cercano di promuovere la ricerca di soluzioni innovative basate sulla scienza e avviare un nuovo capitolo dell’azione globale per l’oceano.

I dieci target dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14

Scienziati, attivisti e responsabili politici hanno pensato a come raggiungere gli obiettivi formulati nell’ambito dell’OSS14. Hanno sviluppato dieci target e dieci indicatori che evidenziano la necessità di lavorare e migliorare nelle seguenti aree: inquinamento marino, conservazione attraverso l’istituzione di Aree Marine Protette, acidificazione dell’oceano, regolamentazione delle pratiche di pesca e aumento della ricerca per promuovere la conoscenza e la consapevolezza scientifica, che consentirebbe alla vita di continuare a prosperare sopra e sotto l’acqua.

Come già accennato, i target e gli indicatori vengono ciclicamente valutati e discussi nel corso di incontri internazionali. Tutti i dettagli relativi all’OSS14 sono disponibili sul sito web internazionale dedicato.

Obiettivo 14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l’inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive.

Obiettivo 14.2 Entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l’ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la loro resilienza, e agire per il loro ripristino in modo da ottenere un oceano salubre e produttivo.

Obiettivo 14.3 Ridurre al minimo e affrontare gli effetti dell’acidificazione dei bacini oceanici, anche attraverso una maggiore collaborazione scientifica su tutti i livelli.

Obiettivo 14.4 Entro il 2020, regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e ai metodi di pesca distruttivi. Implementare piani di gestione su base scientifica, così da ripristinare nel minor tempo possibile le riserve ittiche, riportandole almeno a livelli che producano il massimo rendimento sostenibile, come determinato dalle loro caratteristiche biologiche.

Obiettivo 14.5 Entro il 2020, preservare almeno il 10% – l’obiettivo globale per il 2030 ora è al 30% – delle aree costiere e marine, in conformità al diritto nazionale e internazionale e basandosi sulle informazioni scientifiche disponibili più accurate.

Obiettivo 14.6 Entro il 2020, vietare quelle forme di sussidi alla pesca che contribuiscono a un eccesso di capacità e alla pesca eccessiva, eliminare i sussidi che contribuiscono alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e astenersi dal reintrodurre tali sussidi, riconoscendo che il trattamento speciale e differenziato per i paesi in via di sviluppo e per quelli meno sviluppati che sia appropriato ed efficace, dovrebbe essere parte integrante dei negoziati per i sussidi alla pesca dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

Obiettivo 14.7 Entro il 2030, aumentare i benefici economici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, facendo ricorso a un utilizzo più sostenibile delle risorse marine, compresa la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo.

Obiettivo 14.A Aumentare la conoscenza scientifica, sviluppare la capacità di ricerca e di trasmissione della tecnologia marina, tenendo in considerazione i criteri e le linee guida della Commissione Oceanografica Intergovernativa sul Trasferimento di Tecnologia Marina, con lo scopo di migliorare la salute dell’oceano e di aumentare il contributo della biodiversità marina allo sviluppo dei paesi emergenti, in particolar modo dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati.

Obiettivo 14.B Fornire l’accesso ai piccoli pescatori artigianali alle risorse e ai mercati marini.

Obiettivo 14.C Potenziare la conservazione e l’utilizzo sostenibile dell’oceano e delle sue risorse applicando il diritto internazionale, come riportato nella Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, che fornisce il quadro legale per la conservazione e per l’utilizzo sostenibile dell’oceano e delle sue risorse, come riferito nel paragrafo 158 de “Il futuro che vogliamo”.

Un oceano sostenibile nell’interesse dell’umanità

Il raggiungimento degli obiettivi dell’OSS14 è un fattore chiave per il raggiungimento di tutti gli altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Bibliografia:

https://sdgs.un.org/goals/goal14

https://www.un.org/sustainabledevelopment/oceans/

https://www.globalgoals.org/goals/14-life-below-water/

Ocean Literacy for All: A toolkit | IOC UNESCO 

Goal 14: Life below Water – SDG TrackerGoal 14: Conserve and sustainably use the oceans, seas and marine resources