Maya Gabeira nuova Campionessa UNESCO per l'Oceano e i Giovani

In occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano, Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO, ha annunciato la nomina di Maya Gabeira, surfista brasiliana di Big Wave, ad ambasciatrice di buona volontà dell’UNESCO.

Evento di nomina di Maya Gabeira come UNESCO Champion for the Ocean and Youth
Scritto da
Valentina Lovat
Data di pubblicazione
5 July 2022
Tempo di lettura
6 minuti

La scorsa settimana, la città di Lisbona ha ospitato la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano, un evento di rilevanza globale che mira a rafforzare la cooperazione internazionale promuovendo una migliore comprensione e protezione dell’oceano per trovare soluzioni innovative ai problemi odierni.

In questa occasione, Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO, ha annunciato la nomina di Maya Gabeira, surfista brasiliana di Big Wave, ad ambasciatrice di buona volontà, nominandola “UNESCO Champion for the Ocean And Youth”.

Maya Gabeira, che attualmente detiene il primato mondiale dell’onda più alta mai surfata da una donna, avrà un ruolo attivo nel promuovere l’advocacy dell’UNESCO sui temi della sostenibilità dell’oceano. La surfista sarà in prima linea per mobilitare le nuove generazioni, ospitando vertici giovanili sulla sostenibilità dell’oceano e agendo come portavoce principale di GenOcean, la nuova campagna dell’UNESCO per stimolare cambiamenti nello stile di vita.

Sono molto preoccupata per le molteplici sfide legate all’oceano, dall’inquinamento alla perdita di biodiversità marina. Ciò che mi motiva nel ruolo di Campionessa UNESCO per l’Oceano e i Giovani è l’opportunità di vedere l’oceano attraverso una molteplicità di prospettive. L’UNESCO agisce per salvaguardare la biodiversità, sostiene la ricerca scientifica e i valori culturali dell’oceano. È per me un onore far conoscere la sua azione

Maya Gabeira, surfista brasiliana e UNESCO Goodwill ambassador “Champion for Ocean and Youth”
Evento di nomina di Maya Gabeira come UNESCO Champion for the Ocean and Youth

Chi è Maya Gabeira?

Maya Gabeira è una surfista brasiliana cresciuta in una famiglia impegnata da sempre sul fronte ambientale, per questo fin da piccola ha capito l’importanza delle questioni climatiche. Le azioni quotidiane aiutano e Maya è consapevole dei prodotti che acquista e delle aziende che sostiene.

Ha iniziato a fare surf all’età di 13 anni a Rio de Janeiro, in Brasile, ed è diventata professionista all’età di 17 anni. Da allora la sua passione è l’oceano.
Nella sua carriera di Big Waves, ha vinto i Billabong XXL Global Big Wave Awards per cinque anni di fila. Ma ha raggiunto l’apice della sua carriera nel 2020 a Nazaré, cavalcando un’onda di 22,4 metri, l’onda più grande mai surfata da una donna, battendo il Guinness World Record.

Dopo 15 anni a stretto contatto con l’oceano, Maya Gabeira ha assistito in prima persona all’impatto dell’inquinamento e del cambiamento climatico sul mondo marino, evidenziando l’urgenza di agire ora. Grazie alla sua collaborazione con la ONG Oceana, Maya Gabeira ha sostenuto una campagna contro la plastica in Brasile. Da oggi dedicherà la sua esperienza e il suo impegno per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UNESCO.

Nomina di Maya Gabeira come UNESCO Champion for the Ocean and Youth presso la UN Ocean Conference a Lisbona.

L’impegno di Maya Gabeira per l’oceano

L’atleta brasiliana ha risposto alle domande poste dai giornalisti di UNESCO Courier sulle sfide affrontate nella sua carriera e sul suo impegno per la protezione dell’oceano. Riportiamo qui in italiano alcuni punti interessanti.

Sei stata nominata “UNESCO Champion for the Ocean and Youth”. Qual è il suo messaggio ai giovani di tutto il mondo e cosa può dirci sulla protezione dell’oceano?

È un onore accettare un titolo del genere. Spero di poter diffondere la consapevolezza delle sfide che l’oceano deve affrontare e delle azioni che possiamo intraprendere per proteggerlo! Noi, come individui, possiamo contribuire immensamente a ripristinare la salute dell’oceano.
Trascorro molto tempo nell’oceano e ho visto il suo declino negli ultimi anni. Spero che noi, come singoli individui, possiamo agire ora per preservarlo e fare pressione sui leader mondiali affinché facciano lo stesso su scala più ampia, come è necessario agire per raggiungere gli obiettivi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14.

Sei molto esplicita sulla discriminazione di genere nel mondo dello sport e sugli atleti che combattono l’ansia. Puoi dirci qualcosa di più su questi temi?

Ho iniziato a fare surf all’età di 13 anni sulla spiaggia di Ipanema, a Rio de Janeiro. All’epoca, ispirata da un fidanzato e dai compagni di scuola, decisi di unirmi ai ragazzi nell’oceano piuttosto che aspettarli sulla spiaggia.

Ho dovuto impegnarmi sulla questione di genere perché la mancanza di opportunità per noi donne nel surf da onda grande era enorme. Quindi, per continuare a progredire nel mio sport, ho dovuto cambiare le cose. Ho dovuto creare una piattaforma migliore per poter continuare a perseguire una carriera professionale nel surf.
Mi piace anche fare in modo che le atlete che verranno dopo di me non debbano affrontare le mie stesse difficoltà. Questo è il mio piccolo contributo allo sport.

A proposito di salute mentale: quando mi è stato diagnosticato un disturbo d’ansia la mia vita è cambiata in meglio. Ho lottato a lungo, senza sapere cosa avessi. Dopo la diagnosi, l’ho detto alla mia cerchia ristretta e la mia vita è diventata molto più facile. Ho sentito che parlarne ha avuto un grande impatto positivo sulla mia salute.

Nel 2013 un incidente ti ha quasi tolto la vita, ma poi hai avuto un incredibile ritorno battendo due record mondiali. Cosa ti ha dato questa forza?

La passione per questo sport, la passione per l’oceano e il mio stile di vita.

Mi ci sono voluti quattro anni per rimettere in sesto il mio corpo e la mia mente per surfare grandi onde e battere record. Non volevo rinunciare ai miei sogni e non volevo rinunciare a diventare un surfista professionista. Quindi, in un certo senso, è stato più naturale continuare a lottare che abbandonare la mia vita e la mia passione. Il progresso quotidiano mi ha motivata, festeggiando le piccole tappe lungo il percorso.

Quali obiettivi speri di raggiungere in qualità di UNESCO Champion?

In primo luogo, continuare a educare me stessa per essere in grado di educare gli altri; continuare a comprendere la scienza e a seguire le informazioni provenienti dalla ricerca per capire come possiamo proteggere l’oceano in modo più efficace. A livello personale, possiamo proteggere l’oceano con azioni quotidiane, ma spero di poter utilizzare la mia piattaforma e il mio amore per l’oceano per coinvolgere più persone in questa conversazione e contribuire a renderla un argomento di tendenza globale come dovrebbe essere!

Praia do Norte, Nazaré – Portugal @Alessandro Sessa su Unsplash

Bibliografia:

Articolo completo su UNESCO: https://www.unesco.org/en/articles/unesco-welcomes-brazilian-surfer-maya-gabeira-champion-ocean-and-youth

GenO People: https://genocean.org/people/maya-gabeira/

Intervista per UNESCO Courier: https://courier.unesco.org/en/articles/maya-gabeira-individuals-we-can-do-lot-help-oceans-recover