Save the Wave App Challenge

Un concorso di IOC-UNESCO per le scuole per istruire al Coding e all’Educazione all’Oceano con il supporto di Axa Italia e Gamindo.

Save the Wave App Challenge è una sfida rivolta a studenti e studentesse delle scuole superiori che avranno il compito di ideare un videogioco a tema “Educazione all’Oceano” per aumentare la consapevolezza sullo stato del mare.
A insegnanti e alunni vengono forniti gli strumenti adatti per conoscere l’oceano e sviluppare un web game che possa aiutare la società a capire meglio il mare, con lo scopo di creare una connessione benefica tra scuola, mare e realtà locale.

IOC-UNESCO, insieme ad AXA Italia e Gamindo, ha ideato e lanciato il progetto Save the Wave App Challenge, con l’obiettivo di introdurre l’Educazione all’Oceano all’interno delle scuole e dei programmi scolastici anche grazie al coding e alle nuove tecnologie. 

Tra i primi istituti partecipanti ci sono l’ITC Nitti Napoli, il Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta di Torino e il Liceo Classico Statale Bartolomeo Zucchi di Monza, tutti con una diversa distanza dal mare.

Non conta quanto il mare sia vicino a casa, è nell’interesse dell’intera comunità lavorare per un oceano più sano.

La challenge è stata inserita nel programma di alternanza scuola-lavoro e negli scorsi mesi ha coinvolto gli studenti nell’ideazione di un videogioco che aumentasse la consapevolezza sullo stato delle acque del pianeta. Il percorso ha previsto:

  • Formazione degli studenti sull’Educazione all’Oceano: otto lezioni di un’ora ciascuna.
  • Formazione sul Coding e il gaming: quattro lezioni di un’ora ciascuna.
  • Preparazione alla challenge per gli studenti: quattro lezioni da un’ora ciascuna.
  • Challenge: progettazione del web game (10 ore), invio prototipo e video di presentazione alla giuria.
Decennio del Mare_Ocean Savior

Ocean Savior – vincitore

La classe 5E dell’Istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli è la vincitrice del concorso “Save the Wave App Challenge” con il web game Ocean Savior.

Protagonista del gioco digitale “Ocean Savior” è la tartaruga Cleany, che ha il compito di rimuovere dal mare quanti più rifiuti possibili con il suo cestino: il giocatore dovrà quindi aiutarla a preservare fauna e flora marina, eliminando tutti gli elementi dannosi. Bisognerà però prestare attenzione a non far cadere i rifiuti sul fondale e a non catturare i pesci, altrimenti si perderà una delle tre vite a disposizione. Ad arricchire le partite, anche tante curiosità che consentono ai giocatori di conoscere più da vicino l’oceano e i suoi abitanti. 

“Obiettivo del gioco è denunciare l’inquinamento dei mari, causato in particolare da rifiuti di plastica, e spronare il giocatore a rimuovere dai fondali marini tali prodotti inquinanti, non solo sugli schermi ma anche nella vita reale. Ci auguriamo che ‘Ocean Savior’ possa ben illustrare il reale degrado dei nostri mari e incitare i giovani alla salvaguardia dei nostri habitat marini, ricchezza del territorio italiano”

spiegano i ragazzi della 5E dell’Istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli

Il team di Gamindo, startup innovativa specializzata nello sviluppo di impact branded videogames, videogiochi brandizzati per enti e aziende, ha sviluppato il videogioco a impatto sociale e ambientale ideato dai ragazzi, disponibile e giocabile da tutti direttamente online

“Save The Wave App Challenge è un ‘gioco pensato dai giovani per i giovani’ per educare sulla salvaguardia degli oceani in modo coinvolgente e interattivo tramite il gaming. Considerando che l’età media dei videogiocatori è 34 anni, crediamo che questo gioco possa essere utilizzato anche dai meno giovani. Potrebbe essere proprio oggetto di una sfida tra genitori e figli, dove tutti vincono perché imparano giocando”

Nicolò Santin, co-fondatore di Gamindo
Save the wave App Challenge_Decennio del Mare
Francesca Santoro di IOC-UNESCO, Stefania Elli di AXA ITALIA, Pasquale Ragazzino di GAMINDO
con gli docenti e studenti della classe 5°E dell’Istituto Francesco Saverio Nitti di Napoli.
Un progetto di
Con la collaborazione di
Grazie al supporto di