COP26 e oceano: facciamo un punto

Una chiacchierata con gli esperti per tirare le linee dopo la Conferenza delle Parti (COP26) di Grasgow 2021

The Ocean Agency / Ocean Image Bank
Data

20 novembre 2021

Partecipazione

Online

Lingua

Italiano

Dopo la 26° Conferenza delle Parti (COP26) ospitata a Glasgow, in Scozia (UK), Valentina Lovat, consulente del programma di Ocean Literacy della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO, ha intervistato Anna Maria Marino, Liaison Officer di Youth and Environment Europe, e Andrea Grieco, Head of Impacts di AWorld e specialista di SDGs e Agenda 2030. Anna Maria Marino e Andrea Grieco hanno espresso il loro punto di vista su COP26, raccontando punti principali e obiettivi raggiunti riguardo il futuro in termini di clima e cambiamento climatico.

Che cos’è la COP26?

La COP26, ossia la 26° edizione della Conferenza delle Parti (Conference Of Parties) istituita dalle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si è tenuta a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021. Sotto la presidenza del Regno Unito, la conferenza ha riunito leader, attivistə ed espertə di tematiche ambientali da tutto il mondo per stipulare e raggiungere un accordo sulle strategie da adottare per riuscire a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Perché l’oceano è importante quando si parla di clima?

L’oceano è il principale alleato che abbiamo nella lotta contro il cambiamento climatico: produce più del 50% di ossigeno, assorbe circa il 30% del biossido di carbonio che è emesso dalle attività antropiche e negli ultimi 50 anni ha assorbito più del 90% del calore emesso dalle nostre attività. L’oceano ha quindi un ruolo principale e fondamentale nella mitigazione del clima e del riscaldamento globale.